La consulenza per la progettazione ed implementazione del Sistema di Gestione Fitosanitaria (SGF) è uno specifico servizio per le imprese appartenenti ai settori maggiormente coinvolti nell’applicazione della normativa ISPM-15, come i settori delle segherie, del pallet e degli imballaggi industriali ed ortofrutticoli.
Inoltre, per le aziende che già adottano un Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 o un Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, o altri sistemi simili, garantiamo la completa integrazione del SGF con gli altri Sistemi di Gestione esistenti.
Lo Standard ISPM-15 (International Standards for Phytosanitary Measures – Guidelines for Regulating Wood Packaging Material in International Trade) è dedicato alla regolamentazione dei trattamenti per gli imballaggi in legno destinati al commercio internazionale. Il legno è infatti uno dei materiali più utilizzati per imballare i prodotti e trasportarli in tutto il mondo, grazie alle sue caratteristiche di:
Tuttavia il materiale da imballaggio in legno può rappresentare talvolta un canale di introduzione e diffusione di organismi nocivi, favorita soprattutto dalla maggiore globalizzazione e liberalizzazione dei mercati. Pertanto si è reso necessario diminuire il rischio di infestazioni sottoponendo ad un controllo sistematico il materiale da imballaggio in legno destinato all’esportazione attraverso la definizione di “trattamenti fitosanitari standardizzati”, con il duplice obiettivo di proteggere le foreste da organismi nocivi da quarantena, originari di altri continenti, e di minimizzare gli ostacoli al libero commercio, che sarebbero emersi con l’introduzione di un sistema di certificazione fitosanitaria applicato agli interscambi che utilizzano imballaggi in legno, sottoforma di pallet, casse, gabbie o materiale da stivaggio.
Da queste premesse nasce la Normativa ISPM-15 – della FAO (organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) Roma, Marzo 2002. Lo Standard ISPM-15 è stato redatto dall’IPPC (Internazionale Plant Protection Convention), approvato dalla FAO e recepito dal WTO (World Trade Organization), per cui molti Paesi si stanno o si sono già organizzati per implementarlo con regolamenti interni specifici. E’ da sottolineare che la marchiatura IPPC/FAO è di per sé volontaria, ma diventa obbligatoria nel momento in cui un Paese la richiede come vincolo all’ingresso dei prodotti sul suo territorio.
Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali in accordo con i Servizi Fitosanitari regionali ha da subito preso carico del problema, identificando però la necessità di delegare l'attività di controllo ad una struttura privata esterna ai Servizi Fitosanitari stessi (Soggetto gestore), ovviamente sotto il diretto controllo dell'autorità pubblica. Dal 29 Luglio 2005 il regime transitorio è terminato, con l'identificazione del Soggetto Gestore nel Consorzio Servizi Legno-Sughero. All'interno del Consorzio è operativo il Comitato Tecnico FitOK, costituito per affrontare la materia fitosanitaria e lo Standard ISPM-15: a tal fine è stato realizzato un apposito Regolamento per l'utilizzo del Marchio Fitosanitario Volontario FITOK, nel quale sono stati definiti i requisiti che le Aziende devono soddisfare per l'ottenimento dell'autorizzazione all' utilizzo del marchio.
Il Consorzio Servizi Legno-Sughero è stato riconosciuto come Soggetto gestore del marchio IPPC/FAO a livello nazionale, con Decreto 13 luglio 2005 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il Soggetto gestore del marchio IPPC/FAO ha individuato un Regolamento in cui sono indicate le modalità di accreditamento e certificazione delle ditte che vogliono apporre il marchio ed ha individuato un proprio marchio identificativo (FITOK) da apporre in aggiunta al marchio IPPC/FAO. Tale regolamento è stato approvato sempre dal Decreto 13 luglio 2005 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La credibilità di una Nazione e delle sue industrie si basa anche sulla serietà del rispetto delle Norme internazionali; è quindi importante che il "prodotto imballaggio" sia certificato e sicuro.
La certificazione "Sistema di Gestione Fitosanitaria" ha lo scopo di incentivare la diffusione di una politica fitosanitaria capace di costituire una garanzia per la protezione delle foreste e dell’ambiente dagli insetti nocivi e di porre al centro della propria attività la riduzione del rischio di diffusione di organismi nocivi da quarantena. La presenza in Azienda di un Sistema di Gestione Fitosanitaria garantisce la presenza di:
L'imballaggio italiano e la sua rispondenza allo Standard ISPM-15 FAO, può vantarsi giustamente di elevata affidabilità e garanzia verso gli acquirenti. A conferma di quanto sopra il controllo della conformità ai requisiti dell'ISPM-15 viene effettuato da Enti Terzi Indipendenti. L'imballaggio con Riferimenti di Rintracciabilità Fitosanitaria aumenta l'affidabilità dell'acquisto e garantisce l'utilizzatore stesso. E' da evidenziare che proprio l'inserimento di un "numero di Lotto" identificativo sull'imballaggio (Riferimenti di Rintracciabilità Fitosanitaria) permette alle aziende di dimostrare, in caso di contestazioni, l'effettiva conformità all'ISPM-15 della FAO garantendo ai clienti un prodotto rispondente alla Norma vigente ed il pieno ingresso alle frontiere degli Stati esteri. Deve essere cura dell'utilizzatore acquistare esclusivamente da imprese autorizzate all'utilizzo del marchio IPPC/FAO, richiedere che l'imballaggio in legno fornito riporti un marchio conforme alla specifica (visibile, indelebile, ecc.) e che sia eventualmente accompagnato da idonea documentazione.